In Italia un bambino su quattro presenta difficoltà scolastiche. Si tratta spesso di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)
Con il termine Disturbi Specifici dell’Apprendimento ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche, e in particolare a: dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia.
Questi disturbi possono presentarsi isolati (raramente) o in associazione (più tipicamente) tra loro inficiando maggiormente il rendimento scolastico. I disturbi dell’apprendimento sono dei problemi specifici che richiedono un inquadramento molto preciso ed un percorso riabilitativo che porta al recupero ed al superamento degli ostacoli scolastici.
I bambini che presentano un Disturbo Specifico dell’Apprendimento sono bambini sanissimi che non hanno nessun tipo di problema neurologico, né cognitivo o sensoriale e comunque nessuna situazione derivante da condizioni di svantaggio sociale.
Gli studi scientifici sull’argomento hanno evidenziato che queste difficoltà colpiscono circa il 4% della popolazione. Gli alunni affetti da D.S.A. presentano, quindi, una difficoltà specifica nella lettura, nella scrittura e, talvolta, nel processo di calcolo, la cui entità può essere valutata con test appositi. Dato che tali difficoltà si manifestano in bambini dotati di un intelligenza nella norma, spesso agli scarsi successi scolastici vengono attribuite diverse cause come lo scarso impegno, la mancanza di interesse o di concentrazione. Imputare ingiustamente al bambino di essere la causa delle difficoltà può comportare ricadute a livello personale, quali abbassamento dell’autostima, capricci o comportamenti oppositivi, che possono determinare una rinuncia nello svolgere i compiti e come conseguenze a lungo termine causare l’abbandono scolastico.
Riguardo all’età minima in cui è possibile effettuare la diagnosi, essa dovrebbe teoricamente coincidere con il completamento della 2° elementare, anche se, già alla fine della 1°elementare si possono incontrare dei bambini con rendimento scolastico difficoltoso e in presenza di fattori cosiddetti di rischio come, pregresso disturbo del linguaggio e/o familiarità accertata per il disturbo di lettura. In questi casi è utile, se non necessario anticipare i tempi della Valutazione.
Riconoscere un DSA per un genitore non è cosa semplice, tuttavia l’indicazione delle insegnanti di classe è sempre utile ad orientarsi per capire se è opportuno chiedere aiuto ad uno specialista. Per valutare il Disturbo dell’apprendimento esistono dei test specifici in possesso degli specialisti della riabilitazione. Tali test approvati dai comitati scientifici e standardizzati per età indagano sulle abilità di lettura, di scrittura e di calcolo suddivisi in base alla classe di appartenenza del bambino. Dall’ osservazione dell’operatore, dai risultati del test e dal colloquio con la famiglia e la scuola, si rilevano le caratteristiche del problema e su queste si prepara un progetto riabilitativo mirato al recupero del disturbo.
Nei casi di D.S.A., due sono le questioni più importanti da tenere in considerazione: gli obiettivi del un trattamento e l’individuazione dei metodi migliori per conseguire rapidi e significativi miglioramenti del Disturbo. Le difficoltà provocate dai Disturbi specifici dell’apprendimento, nella maggior parte dei casi e indipendentemente dalla gravità del disturbo si riducono enormemente con adeguati interventi abilitativi e corrette procedure educative, purché si usino anche a scuola, l’operatore abbia esperienza e l’intervento riabilitativo sia più precoce possibile.