EUCOOKIELAW_BANNER_TITLE

Fisiologia delle emozioni

fisiologia delle emozioniUn’azione concertata e complessa di ipotalamo, “controllore vegetativo della sopravvivenza”, amigdala, “sistema d’allarme”, e dell’accumbens, “cercatore di gioie”, muove un clima complessivo e mutevole nell’attività di regioni profonde del sistema nervoso, che si traduce in risposte viscerali − batticuore, affanno, accelerazioni e blocchi gastrointestinali − pallore, sudor freddo, tremori muscolari, pianto, alterazioni della voce, della mimica del viso e della postura, che preparano a reagire o a subire, e che comunicano senza ambiguità a chi ci veda le nostre emozioni, e le comunicano tanto efficacemente che non solo gli altri le avvertono, ma spesso faticano a non lasciarsene contagiare.

Si è discusso del valore comunicativo delle reazioni corporee che accompagnano le emozioni. Perché funzioni questa comunicazione i centri inferiori del sistema nervoso che elaborano questi “messaggi” devono essere capaci di riprodurre le stesse reazioni visceros-omatiche che osserviamo nell’altro soggetto. Questo avviene davvero, e lo sappiamo bene. Nell’uomo, questo aggiunge alla condivisine delle emozioni un’ulteriore sensazione più complessa − e incredibilmente piacevole, − la coscienza stessa di questa condivisione emotiva, la percezione della empatia. Questo processo di identificazione, e riproduzione dello stato emotivo di un altro soggetto, funziona più o meno allo stesso modo rispetto alle nostre stesse esperienze passate e all’anticipazione di esperienze future: ricordando un’esperienza di forte impatto emotivo riproduciamo le emozioni che vivemmo allora, e lo stesso fenomeno può accompagnare l’anticipazione di esperienze future.

Così l’identificazione emotiva consiste nel riprodurre reazioni corporee. E quando il cuore denuncia un’emozione, è difficile trascurarlo. Fatto sta che le emozioni possono ben essere percepite e elaborate nel cervello, ma il sistema limbico stima la rilevanza vitale di un evento o esperienza sulla base della presenza di reazioni CORPOREE tipiche di una condizione di paura, felicità, angoscia, anticipazione, sorpresa, commozione, ilarità.