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Il parto a domicilio

parto a domicilioL’atto del parto per una donna può essere vissuto in maniere molto diverse e diverse sono le motivazioni che portano ad un esito piuttosto che ad un altro. Il fatto che la gravidanza si sia svolta in condizioni fisiologiche, sia per la madre
che per il piccolo, è sicuramente un fattore favorente la riuscita di un buon parto, ma non basta.

Decisamente importante in questo frangente, è la sfera psicologica in cui è immersa la donna e il nucleo familiare, poiché in un’ottica di parto naturale, ancor più se effettuato presso il proprio domicilio, l’approccio mentale, psicologico ed energetico della partoriente giocherà un ruolo di rilievo sia sugli aspetti più pratici e fisici del parto sia su quelli di crescita personale che da essi deriveranno.

Molti non sanno che le fasi di “pausa” tra una contrazione fisiologica ed un’altra, i momenti in cui la donna apparentemente dorme o pare semplicemente riposarsi, non hanno solo quella funzione. In quei momenti la donna svolge un’operazione di rielaborazione e riorganizzazione, nonché soluzione, di molti blocchi e conflitti legati alla propria nascita, alla relazione con la propria madre e con la figura paterna, per prepararsi alla nuova vita che a breve potrà stringere tra le braccia.

I tempi naturali sono importantissimi, è raro che un ospedale li tenga in considerazione, piuttosto si tende a clinicizzare, utilizzando anche anestesie sensoriali, quindi psicologiche, senza neanche tentare che rinforzare il potere, le risorse e le competenze ancestrali presenti in tutte le donne.

Quando si parla di parto a domicilio, questi aspetti possono davvero essere vissuti in maniera più completa; si è circondati dalle persone che si sceglie di avere accanto, dall’ostetrica da cui si è deciso precedentemente di essere assistiti, si è nel proprio ambiente e pertanto ci si può comportare molto più liberamente. Ci sono tutta una serie di vantaggi legati al fatto di poter assecondare completamente e totalmente le proprie esigenze, esigenze di cui spesso la rigida struttura ospedaliera fatta di orari, regole, regolamenti…non può soddisfare.

La gestante, per esempio, può mettere al mondo il piccolo decidendo di farsi assistere non solo dal compagno o dal marito (cosa che, più o meno, tutti gli ospedali adesso consentono di fare), ma anche dai familiari più stretti, da un’amica molto cara… Inoltre, il rapporto che viene a crearsi tra la neomamma e il neonato è decisamente più forte dal momento che questi si trova a vivere sin da subito a stretto contatto con lei senza dover subire il passaggio attraverso innumerevoli e sconosciute mani (pediatri, infermiere, ginecologi…).

Gli obiettivi

L’obiettivo è dunque quello di favorire l’umanizzazione dell’evento nascita in tutti i paesi europei, rendendo praticabile la scelta di essere seguite in casa durante la gravidanza e il parto.

Tale intento può essere perseguito solo creando delle figure professionali in grado di accompagnare da vicino la donna nel percorso della maternità. In questa sede, il consiglio che si può dare a tutte le future mamme è quello di seguire un buon corso pre-parto che consenta di avere tutte le informazioni anche corporee necessarie per essere pronti ad affrontare le situazioni che si possono presentare.

Per chi si appresta al nascere in casa, sarà molto importante instaurare un buon rapporto con l’ostetrica che si occuperà di assistere la gestante; questa, infatti, non entrerà in gioco solo durante il parto, ma anche prima, guidando la madre in un percorso di consapevolezza di sé ed del bambino che nascerà, aiutandola nel preparare tutta se stessa per aprirsi ad una nuova vita, e, successivamente, nell’attivare le sue naturali risorse per la gestione e accoglienza del bambino, coniugando il tutto con il mantenimento di un sana e costruttiva vita di coppia.

L’ostetrica sosterrà la madre e il padre nel superamento dei timori e dei dubbi che è naturale possano insorgere, sempre nel rispetto delle attitudini di ciascuna delle parti e con modalità che varieranno anche in base alla formazione personale e professionale dello stesso.

Fino ad oggi, purtroppo, al padre è sempre stato affidato un ruolo marginale e subordinato totalmente a quello materno. Finalmente questa tendenza sta variando e anche questa figura sta acquistando la giusta importanza, sia come sostegno durante la gravidanza e dopo la nascita del figlio, sia come parte attiva durante il parto, riferimento fondamentale per il bambino e per sua madre.